Nuove prove fornite dall’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (OIM) indicano che i film possono favorire l'empatia per i migranti, creare una migliore comprensione della loro situazione e riunire comunità diverse. In mezzo a una tormenta di disinformazione sulla migrazione innescata dalla pandemia di COVID-19, una prima valutazione del Global Migration Film Festival (GMFF) della OIM mostra alcuni risultati promettenti. L'OIM è stato in prima linea nella lotta alla xenofobia e nella promozione di narrazioni equilibrate sulla migrazione con la sua decennale difesa e l'impronta operativa globale. Tuttavia, con l'ascesa della pandemia COVID-19, i migranti sono diventati più esposti al rischio di stigmatizzazione e capro espiatorio. Pertanto, è urgentemente necessario esplorare nuovi modi per contrastare questo contraccolpo, sviluppando al contempo nuovi canali per promuovere narrazioni più positive. Nell'ambito della Joint Global Initiative of the OIM
di Alessandro Ghebreigziabiher