Il tiranno è infuriato. Non è per il fatto che uno si è convinto di potersi mettere in viaggio dal mondo rigorosamente a sud del suo regno, e al contempo pretende di avvicinarsi quanto basti per guardarlo dritto negli occhi. Non è neppure perché tale sud non è così lontano. Poiché, come la sopravvalutata geografia dei confini afferma, le Americhe son due, non una, e l’Honduras ne fa parte come e quanto gli USA. Non è perché gli arditi di speranza e particolare affezione per gli orizzonti improbabili sono ben più di uno, bensì quattromila . E non è neanche perché costoro palesano l’intenzione di far breccia proprio in quel muro mancato di bugie e follie tra la terra delle opportunità riservate e il Messico. Non è perché trattasi di carovana di migranti senza alcuna traccia di timore verso il sovrano mentitore. Egli è comunque infuriato. Sa perfettamente che l’utopica impresa fallirà, che i cercatori di futuro non hanno alcuna possibilità di metter piede nel giardino del re den
di Alessandro Ghebreigziabiher